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Prestiti, tassi ai minimi e importi in crescita: i dati di Segugio.it e Experian

Dal mercato arrivano segnali confortanti per quel che concerne i tassi di interesse sui prestiti personali, che favoriscono la domanda. Indicazioni che fanno ben sperare per il futuro, con i bilanci delle famiglie italiane che si confermano sani, nonostante la debolezza congiunturale.

Pubblicato 27/11/2025

Aggiornato 28/11/2025

calcolatrice vicino a una pile di banconote
Prestiti, tassi e importi: i dati di Segugio.it e Experian

Il terzo trimestre del 2025 ha confermato il forte dinamismo del credito al consumo. Le rilevazioni congiunte di Segugio.it e Experian mostrano un miglioramento delle condizioni di finanziamento e una domanda in netta crescita.

Il TAEG medio dei prestiti personali erogati è sceso in media all’8,36%, in calo rispetto all’8,75% dello stesso periodo del 2024. All’interno del periodo luglio-settembre, i tassi hanno toccato un ulteriore minimo, con un TAEG dell’8,24%, il valore più basso registrato da febbraio 2023.

Anche la cessione del quinto destinata ai privati ha beneficiato di una riduzione significativa, con il tasso medio in discesa dal 7,11% del terzo trimestre 2024 al 6,58%, segnale di un accesso al credito più conveniente e inclusivo.

Spinta importante alla domanda di finanziamenti

In questo scenario più favorevole, le richieste di prestiti personali sono aumentate del 12,5% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, a conferma di un clima di maggiore fiducia e di una propensione alla spesa più solida rispetto al recente passato.

Si assiste dunque a una nuova fase di equilibrio del settore. “Il terzo trimestre del 2025 conferma un mercato del credito al consumo in forte evoluzione e sempre più accessibile, con tassi di interesse per i prestiti personali ai minimi da inizio 2023 e una crescita diffusa degli importi medi richiesti in tutte le tipologie di finanziamento”, afferma Armando Capone, CEO di Experian Italia.

Le condizioni di finanziamento sono in miglioramento e gli istituti di credito mantengono un approccio positivo, che si traduce in una maggiore fiducia nel mercato, concedendo somme sempre maggiori sia per i prestiti personali che per le cessioni del quinto.

Quindi, proiettandosi verso il futuro, si attende una sostanziale stabilità dei tassi di interesse, con i comparatori che continueranno a svolgere un ruolo cruciale nell’orientare i consumatori verso le soluzioni più vantaggiose. Un contesto, quest’ultimo, che valorizza ulteriormente il ruolo dei comparatori nel guidare i consumatori verso le opzioni più competitive.

Finalità dei prestiti: arredamento e auto guidano la domanda

L’analisi delle finalità mostra una forte vivacità in alcuni comparti chiave. Nel terzo trimestre dell’anno, i prestiti arredamento hanno aumentato il loro peso dell’11,2% sul mix, arrivando a coprire il 6,8% del totale.

Ancora più evidente è stata la crescita del settore automobilistico: rispetto allo scorso anno, le richieste di prestito auto nuove sono salite del 23,4%, mentre quelle per auto usate hanno registrato un incremento dell’8,4%.

Gli importi medi richiesti confermano questa dinamica. Per i prestiti personali si è arrivati a 12.269 euro, con un aumento del 10,4% rispetto agli 11.119 euro del terzo trimestre 2024. Anche i prestiti finalizzati hanno mostrato un salto significativo, con un importo medio di 5.921 euro, pari a una crescita del 21,8% rispetto ai 4.863 euro dell’anno precedente. Segnali che indicano una maggiore propensione all’investimento e un ritorno a scelte di acquisto più strutturate da parte delle famiglie.

Richiesta di prestiti: territori in riequilibrio e grandi città in ripresa

Dal punto di vista geografico, il rapporto mette in evidenza dinamiche differenziate. Nel Sud Italia si registra una lieve riduzione della concentrazione di richieste per i prestiti personali, che scendono al 23,9% del mix con un calo del 4,2% rispetto al 2024. Nella cessione del quinto, invece, il quadro è più sfaccettato: le richieste dei dipendenti privati diminuiscono e si fermano al 21,9% del mix, con un calo dell’8,5%, mentre quelle dei dipendenti pubblici crescono in modo significativo, raggiungendo il 37,7% del totale e segnando un incremento del 6,8%.

Il Centro conferma una forte propensione ai prestiti finalizzati, che rappresentano il 22,7% delle richieste, con un aumento del 4,1% su base annua. A livello regionale emergono alcuni trend distintivi: in Toscana crescono del 7,3% le richieste di cessione del quinto privata, mentre in Veneto la componente dei pensionati segna un aumento del 17,1%. Sempre nella cessione del quinto per dipendenti pubblici, il Trentino-Alto Adige e il Veneto mostrano incrementi superiori al 40%, mentre il Piemonte registra una crescita vicina al 20%.

Le principali città italiane confermano una fase particolarmente dinamica. A Milano le richieste aumentano dell’8,7% per i prestiti personali e del 19,4% per la cessione del quinto.

A Roma crescono gli importi medi richiesti, con un incremento del 5,7% per i prestiti personali e del 25,4% per la cessione del quinto. Anche Napoli mostra una forte espansione, con gli importi richiesti in aumento dell’11,3% per i prestiti personali e del 41,9% per la cessione del quinto.

A cura di: Alessio Santarelli

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